Teoria
La teoria sembra essere l’opposto dell’istinto e in parte lo è, ma si collega strettamente ad esso. Mentre l’istinto è qualcosa che in qualche modo ereditiamo dal nostro passato, ed è il frutto del cambiamento, delle acquisizioni precedenti che si fossilizzano per la salvezza della specie, dell’individuo, di un gruppo sociale (il ragno costruisce la tela senza che nessuno glielo insegni, ma le generazioni precedenti hanno dovuto sperimentare in una continua evoluzione in tempi molto lunghi). In particolare i gruppi umani se legati da esigenze comuni tendono a difendere la propria esistenza mettendo in atto comportamenti istintivi. A questo però si associa la consapevolezza della conoscenza o tramandata dai propri avi oppure appresa dall’evidenza, dall’esperienza vissuta o dalle conoscenze precedenti che si acquisiscono oggigiorno con una serie di strumenti, spesso con la lettura e lo studio. A questo però si è accompagnata sin dall’epoca ellenistica una conoscenza più sistematica, scientifica. Questo perché l’uomo ha potuto capire che quello che vediamo non è quello che è in realtà. L’esempio classico è quello del sole che sembra muoversi sopra l’orizzonte. La scienza, la teoria ha potuto stabilire che è la Terra a girare intorno al solo. La teoria segue l’istinto, ma non lo supera definitivamente, perché se si perde la parte istintiva si possono commettono danni devastanti. Se non si fosse perso la parte istintiva, nel momento dello tsunami nell’Oceano indiano, si sarebbe capito che la fuga degli animali verso colline e montagne era un segnale preciso di un imminente pericolo. O il latrato di molti cani insieme può esser il sintomo dell’avvicinarsi di un terremoto, dato che percepiscono i suoni ad alta frequenza che caratterizza il rumore dei terremoti. La teoria ha fatto avanzare l’umanità a passi da gigante, ma è l’istinto che la può salvare dai disastri naturali o antropici. La storia, il suo studio dovrebbe insegnare qualcosa sulle guerre e, assieme all’istinto, dovrebbe guidare in nostri comportamenti per fermare quelle che si approssimano.